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Flussi 2025: parte la precompilazione per gli stagionali del turismo

Dal 1° al 31 luglio i datori di lavoro possono utilizzare il Portale Servizi ALI del Ministero dell’interno per le domande di nulla osta (Ministero del lavoro e delle politiche sociali, comunicato 3 luglio 2025).

La precompilazione delle domande di nulla osta per lavoratori stagionali nel settore turistico-alberghiero nell’ambito delle quote del Decreto flussi 2025 è aperta per tutto il mese di luglio 2025, dal al 31. Si tratta di una seconda tranche di ingressi, rispetto a quella già autorizzata a inizio anno, che servirà a coprire il fabbisogno invernale delle imprese.

Gli aspiranti datori di lavoro possono precompilare le domande tutti i giorni di luglio, dalle ore 8.00 alle ore 20.00, sul Portale Servizi ALI del Ministero dell’interno, dove è riportata nel dettaglio la procedura da seguire. Le domande potranno essere salvate, per poi essere spedite a partire dalle ore 9.00 del click day in programma il 1° ottobre 2025.

Per eventuali problemi tecnici o chiarimenti durante la fase di precompilazione, è possibile contattare l’Help Desk tramite il link “Scrivi all’Help Desk” presente nella home page del Portale Servizi ALI o tramite la voce “Help Desk” in fondo a ogni pagina. Il servizio è attivo dal lunedì al sabato, dalle 08:00 alle 20:00.

 

Tassazione veicoli aziendali in uso promiscuo ai dipendenti: nuove regole e disciplina transitoria 2025

Pubblicate le istruzioni operative dell’Agenzia delle entrate riguardo alle novità fiscali sulla tassazione dei redditi di lavoro dipendente nei casi di concessione in uso promiscuo di autoveicoli, motocicli e ciclomotori, introdotte dalla Legge di bilancio 2025 e integrate dal D.L. n. 19/2025 convertito con modificazioni dalla Legge n. 60/2025 (Agenzia delle entrate, circolare 3 luglio 2025, n. 10/E).

Dal 1° gennaio 2025 sono cambiate le regole per la tassazione dei veicoli aziendali concessi ai dipendenti in uso promiscuo, quindi sia per lavoro sia per esigenze personali.

 

La legge di bilancio 2025, al comma 48, ha infatti previsto nuove percentuali per determinare il valore del fringe benefit, differenziate in base all’impatto ambientale del mezzo. In particolare, per gli autoveicoli, motocicli e ciclomotori concessi con contratti stipulati dal 1° gennaio 2025 in poi, il valore del fringe benefit che concorre alla
formazione del reddito da lavoro dipendente imponibile si determina applicando il 50% del costo chilometrico annuo (definito in base alle tabelle Aci), al netto delle somme eventualmente trattenute al dipendente. Questa percentuale scende al 10% per i veicoli a batteria a trazione esclusivamente elettrica e al 20% per quelli ibridi plug in.

 

La nuova disciplina si applica ai veicoli che rispettano congiuntamente i seguenti requisiti a partire dal 1° gennaio 2025:

  • siano stati immatricolati a decorrere dal 1° gennaio 2025;
  • siano stati concessi in uso promiscuo ai lavoratori dipendenti con contratti stipulati a decorrere dal 1° gennaio 2025;
  • siano stati assegnati (consegnati) ai lavoratori dipendenti a decorrere dal 1° gennaio 2025.

Il momento rilevante per l’applicazione della nuova norma è la sottoscrizione dell’atto di assegnazione da parte del datore di lavoro e del dipendente, e la effettiva percezione del bene (consegna del veicolo al dipendente).

 

Per garantire una graduale applicazione delle nuove disposizioni, viene introdotta una disciplina transitoria che prevede la possibilità di applicare, anche nel primo semestre 2025, le vecchie percentuali per la determinazione dei valori che costituiscono fringe benefit.

In particolare, resta valido il sistema di tassazione previsto fino al 31 dicembre 2024 non solo per i veicoli concessi in uso promiscuo ai dipendenti tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2024, fino alla naturale scadenza dei contratti, ma anche per i veicoli ordinati dal datore di lavoro entro il 31 dicembre 2024 e consegnati al dipendente tra il 1° gennaio e il 30 giugno 2025.

Inoltre, qualora il veicolo ordinato entro la fine del 2024, in relazione al quale i requisiti di immatricolazione, stipulazione del contratto e consegna si siano verificati dal 1° gennaio al 30 giugno 2025, rientri tra quelli a basse emissioni che beneficiano di nuove percentuali più favorevoli (10% per gli elettrici, 20% per gli ibridi plug-in), viene ritenuto applicabile il nuovo sistema più vantaggioso.

 

Criterio di tassazione casato sul “valore normale”

Al di fuori delle specifiche ipotesi coperte dal criterio forfettario (sia nella vecchia che nella nuova disciplina), la quantificazione del fringe benefit derivante dall’uso promiscuo di veicoli aziendali segue il criterio generale del “valore normale”.
Ai sensi dell’articolo 51, comma 3, primo periodo, del TUIR, il valore del benefit è determinato applicando le disposizioni relative al “valore normale” dei beni e dei servizi contenute nell’articolo 9 del TUIR.
È importante che il benefit sia fiscalmente valorizzato solo per la parte riferibile all’uso privato del veicolo, scorporando l’utilizzo nell’interesse del datore di lavoro, basandosi su elementi oggettivi e documentalmente accertabili.

 

Proroga del contratto e riassegnazione del veicolo

Se un contratto di concessione in uso promiscuo di un veicolo viene semplicemente prorogato (estensione della durata senza novazione), si applica la disciplina fiscale relativa al momento della sottoscrizione del contratto originario, purché i requisiti normativi fossero soddisfatti a tale data.
In caso di riassegnazione del veicolo a un altro dipendente tramite un nuovo contratto, la disciplina fiscale applicabile è quella vigente al momento della riassegnazione.

 

Se un veicolo è immatricolato dal 1° gennaio 2025 e viene riassegnato (nuovo contratto e consegna al dipendente) a partire dalla stessa data, si applica il nuovo regime introdotto dal comma 48 della Legge di bilancio 2025.

CCNL Funzioni Locali: nuovo incontro per il rinnovo

L’Aran propone una riduzione sul fondo delle risorse decentrate a fronte di un aumento dello stipendio

Il 2 luglio si è tenuto un incontro per la prosecuzione della trattativa per il rinnovo del CCNL Funzioni Locali 2022-2024. Si è, pertanto, discusso sull’aumento salariale e nello specifico sulla proposta dell’Aran di ridurre l’indennità di comparto a favore di un aumento dello stipendio oltre ad una riduzione  delle risorse decentrate.

L’operazione comporterebbe uno spostamento da un massimo di 17,00 euro lordi per i funzionari ad un minimo di 11,00 euro lordi per gli operatori sul salario tabellare.

I sindacati ritengono la proposta totalmente insufficiente in quanto servirebbero fondi certi per un contratto giusto, ribadendo sempre la disponibilità ad un nuovo confronto.

L’Aran ha, pertanto, interrotto la trattativa introducendo solo una possibilità, non un obbligo, di superamento del tetto delsalario accessorio.